Decreto sblocca cantieri, Lamberto Mattei (Studio Sarcc): “importante capire gli aspetti applicativi delle norme”

By Maggio 29, 2019News

Roma  29 mag 2019 – Più investimenti pubblici per far ripartire la crescita, con un’attenzione particolare alla messa in sicurezza e manutenzione delle infrastrutture (ponti, viadotti e gallerie), della rete viaria e degli edifici pubblici del Paese. Queste le motivazioni ufficiali con cui il Ministero dell’Economia e delle Finanze parla rispetto al cosiddetto decreto “sblocca cantieri”.  E’ stato varato nello scorso Aprile e proprio in queste ore c’è grande attesa per i lavori al Senato della Repubblica.  In pratica lo sblocca cantieri si prefigge l’obiettivo di semplificare e snellire le procedure di aggiudicazione, di aprire il mercato degli appalti pubblici alle PMI e una maggiore flessibilità procedurale per assicurare la promozione della concorrenza. Lo staff del commercialista Lamberto Mattei ha voluto raccogliere alcune informazioni di base per l’utilità dei lettori.

Tralalto proprio oggi mercoledì 29 maggio alle 15, è all’ordine del giorno dell’Aula il disegno di legge di conversione del decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici (A.S. n. 1248). Le Commissioni riunite Lavori pubblici e Ambiente, martedì 28 maggio, ne hanno concluso l’esame conferendo mandato ai relatori, senatore Santillo e senatrice Faggi, a riferire favorevolmente all’Assemblea per l’approvazione del disegno di legge in esame, con le modifiche accolte nel corso dell’esame, con autorizzazione alla richiesta di svolgimento della relazione orale e all’effettuazione degli interventi di coordinamento e correzione formale che dovessero risultare necessari. I senatori D’Arienzo e Ferrazzi hanno preannunciato la presentazione di una relazione di minoranza.

Tra le principali misure ci sono la possibilità per le stazioni appaltanti di affidare i lavori sulla base di un progetto definitivo semplificato; l’introduzione di un regime semplificato per i contratti sotto soglia; la riduzione, da 90 a 60 giorni, del termine per il rilascio dei pareri obbligatori da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici; la possibilità che le varianti di valore fino al 50 per cento del progetto possano essere approvate direttamente dal soggetto aggiudicatore, mentre per quelle di valore superiore interviene il CIPE; l’innalzamento fino a 15 anni della durata dei certificati rilasciati alle imprese esecutrici dalle stazioni appaltanti; la semplificazione della disciplina degli interventi strutturali in zone sismiche; e la possibilità di nominare commissari straordinari per i cantieri ritenuti prioritari.

Ma molte sono le valutazioni su queste normative sulla quale si stanno esprimendo associazioni di categoria, professionisti interessati, grandi aziende che operano nel settore delle Opere pubbliche. “Quello che deve essere valutato – spiega Lamberto Mattei – al di là del proposito di sblocco è l’effettiva attuazione normativa. L’Anac ha pubblicato un report molto interessante sul D.L. 32/2019 tanto che ha istituito uno specifico gruppo di lavoro. Le risultanze dell’Anac possono essere consultate nel link seguente:

ANAC-Prime-valutazioni-sul-D.L.-32-2019