Didattica nello sport, al via l’esenzione Iva per le attività

Roma 8 agosto 2023  – Il recente decreto Pa-Sport sul tema della didattica sportiva caratterizza le attività di formazione con esenzione dell’iva. Il provvedimento riguarda enti ed associazioni ed introduce altre novità come il  credito di imposta fino alla fine dell’anno 2023  per gli investimenti in pubblicità ed altre importanti disposizioni inenrenti le Olimpiadi Milano – Cortina del 2026.

Questa decisione mira a ridurre il peso fiscale sulle associazioni e gli enti che offrono formazione e istruzione nel campo dello sport, favorendo così la diffusione della pratica sportiva e il suo valore educativo. Anche se l’impatto normativo necessita di un attento monitoraggio gestionale delle attività contabili.

L’emendamento, approvato in sede in conversione in legge del decreto Pa-bis (articolo 36 bis),risponde in prima battuta all’esigenza di estendere il regime di esenzione Iva alle attività didattiche e formative rese dagli enti sportivi (articolo 6 del Dlgs 36/21). L’inserimento della disposizione normativa ha l’obiettivo di risolvere due principali problematiche: da una parte il superamento di orientamenti eccessivamente restrittivi, che piùvolte ha escluso dalle agevolazioni i corsi di formazioni erogati dagli enti sportivi dilettantistici, dall’altro razionalizza di fatto le revisioni del trattamento Iva dei corrispettivi specifici versati dai soci, associati o tesserati, che dal 1° luglio 2024 passeranno dal regime di esclusione a quello di esenzione Iva in conseguenza di una procedura di infrazione avviata dalla Ue nel 2009.

Nel caso di specie l’articolo 36 bis ha il pregio di attrarre nel nuovo regime di esenzione oltre alle Asd (Associazioni sportive dilettantistiche) anche le Ssd ( società sportive dilettantistiche) che rischiavano altrimenti di veder confluire tutti i corrispettivi versati dagli sportivi nel regime di piena imponibilità.

Nonostante l’intervento normativo risponda a una esigenza molto sentita  dagli operatori, occorrerà valutarne quindi con attenzione gli effetti in termini di compatibilità con i principi comunitari per non incappare in una successiva revisione da parte del fisco.

“Siamo impegnati in pieno agosto – spiega il dottore commercialista Lamberto Mattei – nel seguire le normative emanate e con il nostro team stiamo lavorando in simulazioni sugli effetti applicativi dei vari provvedimenti”.